Melania racconta come ha superato la dipendenza da porno. “La pornografia uccide l’amore, ma ora sono abbastanza forte per lottare per esso”.
Ho scoperto il porno per la prima volta a 13 anni. All’inizio era tutta roba “soft”. Ma presto mi imbattei nell’hardcore, e nell’hardcore violento, e sono subito stata presa da esso. Ero scioccata e mi sentivo male, ma qualcosa mi ha spinta ad andare avanti.
Sono stata abusata all’età di 7 anni. E la cosa che più mi stavo domandando davanti a quei video era perchè. Perchè una ragazza che è stata abusata viene spinta a guardare un sito a sua volta violento, per immagini per cui sta provando la più totale repulsione.
Quel primo video lo guardai più e più volte. Non riuscivo mai ad arrivare oltre qualche manciata di secondi all’inizio. Poi mi spinsi sempre più in là. E vidi che quella ragazza, e tutte le ragazze dei video che guardai successivamente all’inizio provavano dolore, ma poi parevano provare piacere. Guardai sempre, e sempre di più. Finchè non mi convinsi che era tutto normale. Che pur essendo stata una vittima forse avevo una via d’uscita.
Nello stesso periodo un uomo di cui mi fidavo con tutto il mio essere a iniziato a toccarmi in un modo che sentivo che non era giusto. Naturalmente dapprima mi ribellai, ma riuscii soltanto a renderlo particolarmente aggressivo. In un primo momento fui disperata. Ma poi mi dissi che non ero più una bambina. Che ero in grado di controllare la situazione. Che potevo dargli quello che voleva, non sarebbe stato una abuso se lo avessi lasciato fare.
In quel periodo in cui venni abusata continuai a guardare stupri porno su internet per continuare a normalizzare dentro di me quello che mi stava accadendo. Quel porno stava rafforzando nella mia mente l’idea che le donne erano lì per essere abusate e che alla fine tutto tornava come prima. Ogni volta che sentivo il terrore percorrere il mio corpo pensavo che era colpa mia, che ero troppo ansiosa. Me ne convinsi alla fine, perchè non mi stavo tirando indietro, pensavo di avere il controllo della situazione. Ma come potrebbe mai avere il controllo di un uomo di 30 anni una ragazza confusa di 13?
Ero perduta nel mondo oscuro del porno, sono stata perduta per anni, senza avere nessuno a cui rivolgermi. Quando ero giovane mio nonno è stato arrestato per possesso di pornografia infantile. Venivo abusata, ma non usavo quel nome per descrivere la situazione. Pensavo fosse colpa mia. Mi vergognavo di me stessa. Sentivo che non avrei mai potuto confidarmi con nessuno senza essere giudicata. Quando andavo a scuola o in biblioteca sentivo gli sguardi di tutti addosso a me, mi sentivo come se tutti mi vedessero disgustosa, come se conoscessero i miei segreti più profondi. Era un grosso peso per me riuscire a socializzare e a fare amicizia per via di questo macigno che mi schiacciava.
Un giorno mi imbattei in un sito antiporno, e lessi lì ogni articolo, ogni post, ogni commento, ogni storia condivisa. Ho rotto in pianto, ho pianto per ore e ore, e decisi che avrei cercato di combattere questa dipendenza in cui ero caduta.
Credo che il momento in cui ho davvero ripreso il controllo della mia mente è stato una notte in cui lui ha ripreso a toccarmi e io gli ho detto di no. Ho cercato di spingerlo via e lui mi ha detto: “Ti è sempre piaciuto prendere in giro, ti è sempre piaciuto il gioco duro.” Mi ha afferrato le mani stringendomele forte, impedendomi di muovermi, non gli importa quanto urlassi che mi faceva male, lui non ascoltava. Ero terrorizzata ed è stato allora che ho capito che in realtà non avevo mai avuto il controllo. Le giustificazioni che avevo usato per normalizzare quello che mi stava accadendo crollarono. Non era mai stata una cosa normale quello che stavo vivendo.
Quella sensazione di disguso non mi lasciò per anni. Avevo disgusto di me stessa per avergli permesso di arrivare così lontano, odiavo il corpo in cui mi trovavo. Odiavo essere una ragazza e odiavo qualsiasi tipo di attenzione da parte degli uomini, ripetendomi in continuazione che erano interessati soltanto a usare il mio corpo.
Allora pensavo che il sesso era tutto quello che avrei potuto offrire. Ora ho 19 anni e ho imparato ad andare oltre quello che mi è successo. Io non sono un oggetto che può essere usato per il piacere di qualcuno. Sono una donna e provo dolore. Donne e uomini meritano di amare e di essere amati. Superare la dipendenza da porno ha dato la svolta definitiva al mio cammino e mi ha dato il coraggio per condividere la mia storia. A volta faccio ancora fatica e va bene così, perchè significa che sto andando avanti. Sono stata un porno gratis per anni, e anche se al pensiero dell’intimità con un ragazzo a volte vado in attacco di panico, ho deciso di vivere un giorno alla volta. La pornografia uccide l’amore, ma ora sono abbastanza forte per lottare per esso.
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